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l'Epistolario

Le lettere autografe di S. Alfonso M. de Liguori presenti in Archivio

I documenti originali

Segnatura 01Ca9

Pagani, 29/12/1751

Lettera da Pagani
S. Alfonso a P. Nicola Moscariello

Scrive a p. Nicola Moscariello col quale si rallegra per le condizioni di salute di Saverio Rossi invia una canzoncina da far copiare; chiede informazioni su fr. Pasquale Grasso. All’interno lettera ricevuta in cui p. Nicola chiede che Amendolara Pasquale sia mandato a Pagani (La lettera è dono del Conte F. Garzilli). (Originale)

Pagani, 29 dicembre 1751

 

Ieri sera all’arrivo di d. Giovanni [Mazzini] intesi un’allegrezza indicibile, della grazia che spero che m’abbia fatta Maria immacolata della salute di d. Saverio (1). 

Diteli da parte mia che attenda a star bene, che io farò quanto vuole di ciò che egli disse a d. Giovanni.

Raccomando che non si parli di cibo, se non sta affatto netto di febbre. Mi pare che possono bastare i brodi e l’acqua calda, che mi pare bene che si replicasse più volte il giorno.

Io, per grazia di Dio, sto meglio e ieri matina m’ho inteso stroppiato. È stata una flussione che m’ha pigliato mascelle, lingua, etc.

Subito arrivato Amendolara, mandatelo qui (2).

Io seguito a dir la messa. Mandatemi bone nove.

Vi mando questa canzoncina che ho fatta, dite ad Emilio e Petrosino (3) che se la copiano e la tornano a mandare.

In ogni conto scrivete a Crasso (4) che ci facci sapere se è morto, se è vivo e che cosa è questa, che da tanto tempo non scrive. E scrivete anche un verso al Reverendissimo F.llo Rugiero (5), che almeno esso scriva. Scriveteli subito e potete mandare la lettera per lo Mercato di S. Severino a Salerno, in mano a d. Giacomo che la mandasse a Buccino subito.

Di V.R.

<…>Alfonso Liguori del SS. <Redentore>

"Vi mando questa canzoncina che ho fatta, dite ad Emilio e Petrosino che se la copiano e la tornano a mandare"

- S. Alfonso
NOTE:

(1)  Il p. CAFARO (Epistolae, 50), che il 28 dicembre aveva manifestato a s. Alfonso il suo dolore per le precarie condizioni di salute del p. Rossi (cfr Lett. 538), il 16 gennaio seguente scriverà al p. Margotta: «Il p. Saverio sta meglio, ma fa un’orina arenosa, che dà sospetto di calcolo per lo dolore, che sente».

(2) Cfr Lett. 538, Orlandi Giuseppe, Carteggio II, pag. 548
(3) Potrebbe trattarsi di Tommaso Petrosini (Petrosino). Nato a Pagani il 21 febbraio 1729, venne ammesso alla professione religiosa il 19 ottobre 1748. Morì a Pagani, ancora diacono, l’8 febbraio 1752. MINERVINO, Catalogo, I, 205.

(4) Era il p. Gerardo Grasso (1719-1760), sul quale cfr MINERVINO, Catalogo, 90.

(5) È ignota l’identità di questo confratello, non registrato nei cataloghi della C.SS.R. Mentre è palese l’ironia con cui s. Alfonso ne censura il comportamento.

Lettera a Nicola Moscariello

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