a cura di Padre Luciano Panella C.Ss.R.
di S. Alfonso M. de Liguori
Sant’Alfonso Maria de Liguori (1696-1787), teologo e grande missionario, Vescovo e Dottore della Chiesa, fu un grande devoto di Maria. La amò come un figlio ama sua madre ed a Lei dedicò gran parte dei propri scritti e delle proprie devozioni. Non passava giorno che non recitasse il Santo Rosario o avesse compiuto qualche altro segno di venerazione ed amore alla Madre di Dio. Le stesse Missioni al Popolo, predicate dal santo per tutto il Regno di Napoli, nel corso del ‘700, prevedevano l’invito a dedicare una catechesi alla Madonna. Nel corso della propria esistenza, Alfonso affidò a Lei il proprio spadino di cavaliere, lasciando il mondo per il sacerdozio e la professione forense per Dio. Amò a tal punto la Vergine da dedicargli una delle sue opere più importanti come Le Glorie di Maria. Un devoto di Maria non si perde, scrive Sant’Alfonso, e ciò è vero, tanto da fare della proposizione il perno sul quale far ruotare la conversione del cuore a Dio. Il fondatore dei Missionari Redentoristi era convinto che la vita cristiana non poteva prescindere dall’affidamento a Maria, che è Madre e modello di vita per tutti i cattolici.Il testo è diviso in due parti: nella prima si offre un sapiente commento alla Salve Regina e nella seconda sono raccolte una serie di riflessioni sulle principali feste mariane, sui Sette dolori della Madonna e tanto altro. La funzione dell’opera non è l’erudizione o altro, bensì quella di diffondere l’amore alla Madre di Dio, al centro della vita dei fedeli. Chi legge medita e quindi già sta pregando: questo il segreto del suo autore. Lo storico don Giuseppe de Luca osservò che il testo “ha detto e fatto dire a milioni di anime le parole più belle e più dolci alla Madonna e sulla Madonna”. E mai parole furono più vere.
DI SEGUITO IL TESTO DELLA NOVENA
1° O Madre Immacolata, splendida Madre del più bel Figlio, io mi rallegro nel vederti arricchita di tanta purezza. Ringrazio il Creatore per averti preservata da ogni macchia di colpa perché tu fossi degna abitazione di Dio, e ti prego: rendimi degno figlio di Dio e figlio tuo, o Maria. – Ave Maria. Come giglio.
2° O Maria Immacolata, tu sei la bella aurora sempre adorna della luce divina; sei l’arca eletta di salvezza, libera dal comune naufragio del peccato. Tu dopo Dio sarai sempre la mia speranza, il mio rifugio e il mio amore in questa valle di lacrime. Madre mia Maria, aiutami. – Ave Maria. Come giglio.
3° O Maria Immacolata, tu sei il giardino chiuso che fu la delizia di Dio; sei la fontana sigillata in cui non entrò mai il nemico a intorpidirla; sei il candido giglio nato tra i rovi dei figli di Adamo, macchiati dalla colpa. Tendi la mano a un povero peccatore qual son io, e prega Gesù per me. – Ave Maria. Come giglio.
4° Quanto sei bella, amata mia, quanto sei bella! (Ct 4, 1). Così, o Maria, ti loda il tuo diletto Dio. Dolcissima e immacolata Maria, tu che sei così bella agli occhi del Signore, degnati di rivolgere gli occhi tuoi pietosi sulle piaghe dell’anima mia e guariscimi. – Ave Maria. Come giglio.
5° Amabilissima Maria, pura e bella davanti a Dio fin dal primo istante di vita, abbi pietà di noi che siamo nati nel peccato, e dopo il battesimo abbiamo di nuovo imbrattato di colpe l’anima nostra. “Prega per noi peccatori”, che viviamo in mezzo a tante tentazioni e pericoli di perdere Dio. – Ave Maria. Come giglio.
6° O Madre dolcissima, i tuoi altari sono circondati da tanta gente che ti domanda o di essere guarita da qualche male o di provvedere ai loro bisogni. Noi ti chiediamo grazie più gradite al tuo cuore: ottienici di essere umili, distaccati dalla terra, rassegnati alla volontà di Dio. Impetraci il santo amor di Dio, una buona morte, il paradiso. Convertici da peccatori in santi. Fa’ questo miracolo, che ti darà più onore che se donassi la vista a mille ciechi o risuscitassi mille morti. – Ave Maria. Come giglio.
7° Vergine immacolata, creatura la più umile e più grande davanti a Dio, tu fosti piccola agli occhi tuoi, ma grande agli occhi del Signore, che ti esaltò fino a sceglierti come sua madre e quindi a farti regina del cielo e della terra, aiutaci ad essere umili come te, vincendo la superbia e l’amor proprio. – Ave Maria. Come giglio.
8° O bellissima e purissima Maria, Dio che ti ha scelta come sua figlia, madre e sposa preservandoti da ogni macchia, è sempre pronto a esaudirti. Ottienimi dunque la grazia di vivere quaggiù sempre unito a Lui nell’amore, per venire un giorno a vedere la vostra bellezza in paradiso, dove potrò lodarvi e amarvi per sempre. – Ave Maria. Come giglio.
9° Immacolata madre nostra Maria, “prega per noi peccatori adesso e nell’ora della nostra morte”. Prega sempre, ma ancor più prega quando saremo sul punto di uscire da questo mondo e di presentarci davanti al tribunale di Dio, affinché, salvandoci per i meriti di Gesù Cristo e per la tua intercessione, possiamo venire a lodarti insieme col Figlio tuo in cielo per tutta l’eternità. Amen. – Ave Maria. Come giglio.
di S. Alfonso M. de Liguori
Il presente video (anche solo da ascoltare) aiuta a pregare Maria con le stesse parole appassionate e devote di s. Alfonso.
84016 Pagani (SA)
BIBLIOGRAFIA
C. 1884… = Catalogus Congregationis SS. Redemptoris annorum 1884 , 1887, 1890, 1895, 1905, 1910
Damiani Gaetano DAMIANI. Litterae Annales de rebus gestis Prov. Neapolitanae C. SS. R. (1912 – 1915), Napoli, Melfi e Joele, 191 5
De Risio = Alessandro DE RISIO, Cronache della Congregazione del SS. Redentore, Palermo, Virzi Bernardo, 1858
Pittigliani = Riccardo PITTIGLIANI, Litterae Annales de rebus Provinciae Romanae C. SS. R. (1912 – 1913), Roma, Editrice Italo – irlandese, 1914
S. B. = Salvatore SCHIAVONE, Biografie dei Redentoristi Napoletani, Pagani, Casa Ed . S . Alfonso di Donini e Figli, 1938
Salvatore GIAMMUSSO, Redentoristi in Sicilia. Memorie bicentenarie (1761 – 1961), Palermo, A. BE. T. E., 1960
SH. = Spicilegium Historicum Congregationis SS. Redemptoris. Organo dell’Istituto Storico dei Redentoristi, Roma, 1(1953) – 25 (1977)
Tannoia = Antonio TANNOIA, Vita ed Istituto del Ven. Servo di Dio Alfonso M. Liguori, Tomi tre, Napoli, presso Vincenzo Orsini, 1798 – 1802
FONTI MANOSCRITTE
AG. = Archivio Generale della Congregazione
AA. PP. = Atti personali. Raccolta XXXVI II – XXXIX
C. I. = Catalogo degli ammessi nella Congregazione del SS. R. (ammessi nel Noviziato dall’anno 1732 al 1847, con notizie personali).
Dal 1824 aggiornato dal P . Sabelli
C. II. = Catalogo di tutti i Padri, Studenti e Novizi coristi della Congregazione del SS. Redentore (dall’anno 1825 al 1832) con notizie personali. Compilato dal P. Sabelli.
C.III . = Catalogo 1° dei Padri, Studenti e Novizi coristi della Congregazione del SS. Redentore (dall’anno 1838 al 1861) con ulteriori notizie personali. Compilato dal P . Sabelli fino al 1848 incluso.
C. V. = Libro dei registri del noviziato della Congregazione del SS. Redentore . Aperto per la seconda volta in Ciorani (dal 4 giugno 1781 al 1861 ).
Kuntz = Federico Kuntz, Commentaria de hominibus et rebus Cong. SS. Red. 20 vol.
Landi = Giuseppe Landi, storia della Congregazione del SS.mo Redentore. 2 vol
APNR = Archivio della Provincia Napoletana Redentorista
AA . PP. = Atti personali custoditi in distinti raccoglitori e disposti in ordine alfabetico
Cocle = Cronistoria del governo del P. Celestino Cocle da Rettore
Maggiore dal 1824 al 1831
C. G. = Libro delle Consulte Generali (dall’agosto 1783 al luglio
1857: elezione dei Consultori Generali e sostituzione dei Visitatori; ricezione dei Novizi; dispense ed espulsioni; nomine dei Rettori locali e altri officiali)
D. A. = Dati anagrafici, statistiche e stati personali delle Comunità. Serie di antichi elenchi custoditi in tre distinte cartelle.
G . B. = Gestione del P. Berruti, Rett. Magg. (dal marzo 1855 all’aprile 1872, con notizie sui Novizi e Defunti).
I . R. = Indice dei Requisiti alla Ricezione e Professione dei Coristi della Cong. del SS. Redentore depositati in Archivio. (Annota per ciascuno i documenti degli Atti Personali).
L. O. = Libro delle Ordinazioni. Registro delle dimissorie e bolle
delle ordinazioni dei giovani della C . del SS. Red. (che comincia
dal mese di settembre 1824 fino al 1840) . Col registro delle ordinazioni permesse dal P. Rett. Magg. Mansione.
Q. D. P. = Qualificazione dei documenti personali esistenti in Archivio di tutti i Soggetti attualmente non ancora sacerdoti della
Cong. del SS. Redentore (dall’anno 1822 in poi).
R. U. = Registro Usciti. Repertorio di carte di alcuni Soggetti coristi, Dispensati o Espulsi. E’ un elenco alfabetico con riferimento ad Atti custoditi in Archivio.
SO. = Salvatore Schiavone. Opera manoscritta in 12 volumi con numerose informazioni sui Padri, Chierici e F.lli Coadiutori.
APR. = Archivio della Provincia Romana
E . N. = Elenco dei Novizi e Neo-professi dell’Alta Italia, dall’anno 1837 al 1895
APP. = Archivio della Provincia Palermitana.
Reg. Messe = Registro de/le Messe (dal 1841) tenuto dal P . Filippo Dolcimascolo e successore.
Sched.= Schedario e raccolta documenti curati dal P. Salvatore Giammusso, e distribuiti in fascicoli