l'Epistolario

Viva Gesù, Gioseppe, Maria e Teresa

Positano, 22febbario 1735

In questa ora 19 del corrente giorno di febraio ricevo un’altra sua carissima, alla prima sua scritta nelli 18 del detto mese, già ho data la risposta, e credo non li sia venuta, poiché la prima mia risponsiva della prima sua fu data al solito marinaro, che giornalmente viaggia da qui per Amalfi, e questo lunedì, ieri passato, non è venuto per detto Amalfi, essendo venuto un altro marinaro per portare qui il Cappoccino, attuale predicatore in questa quaresima. Rispondo per l’obbligo alla seconda. Già domenica prossima passata s’è fatta publica conclusione dalli fratelli della Congregazione della Buona Morte, e s’è concluso il tutto a favore della nuova fondazione. Il signor Gennaro [Talamo] senza meno si porterà postdimane in Napoli per l’assenso, a cui già si son consegnati li danari per la spesa del detto assenso; per Pasca sperasi esser vacua la casa del Rosario. Per ciò non si deve dubbitare, e se il demonio va in giro, altra forza non puol fare, che forza di poca paglia, perché Gesù ha da vincere, e perché ogn’ opera gloriosa di Dio all’ora è gloriosa quando vi si frapone il nemico invidioso. Intanto le cose sono appurate e vanno bene, ed il demonio crepa. Si compiaccia nelle solite sue orazioni dare continue suppliche all’altissimo Dio per bene di queste anime redente col suo pretiosissimo sangue, e fra tanto tenere me sempre essercitato a tutto che mi conosce [abile], solo priegandoli a ricordarsi di me peccatore nel santo sacrificio della messa.

E senza più tediarla li bacio con profonda riverenza le sacre mani.

Gesù, Gioseppe, Maria e Teresa viva.

Humiliss., devotiss.o servo

Tomaso Palma (1)