Il sogno di Dio
di P. Vincenzo Romito
Uscì DIO
nel buio dei giorni:
ohibò
la LUCE!
Stupì DIO
che Luce
era
e nulla più
Studiò DIO
e Cielo e Terra creò!
Ebbro e lieto vide:
astri e lucciole
acque e polveri
embrioni e larve
misurò
separò
ornamentò.
Godette DIO oh sì, godette!
e riposò.
Sognò IDDIO tanto e bene e
si svegliò.
“FACCIAMO!”
Disse
“Facciamo tutti e tre Padre e
Figlio e Spirito L’UOMO!”
Il Cielo udì
e attese
La Terra scosse
e rallegrò.
“L’UOMO Foto Nostra
Ish e Isshah come Noi.
Oh Meraviglia!” Disse Iddio.
E concordò:
“II CIELO è mio
la TERRA è tua.
Signor insieme
in Libertà”.
“A sera poi dei lieti giorni da
Noi in Cielo ETERNITÀ”.
Il Serpe astuto s’intromise e
il mal propose sedusse e
vinse.
Accor se IDDIO
gonfio d’ira e di pietà,
chiamò e vestì
gl’ignari Sposi,
e li seguì
tra morsi e lacrime.
“Andremo disse
il Figlio Dio
e male e morte
conoscerete
insieme a Me
su CROCE e cenere,
finché -ahimè –
eterno fuoco colmerà
la stirpe tua con te
Satana
per sempre!”.
E venne il GIORNO!
ISSHAH PURA
IDDIO per SÉ creò
umil e pia
MARIA!
LUCE sorge
nuovo il DÌ
EDEN torna
il MONDO intero.
Uomo e Dio
Dio e Uomo
UNO IN CRISTO SONO.
E IL REGNO vero col NAZARENO è!
Trema, o UOMO
schiavo e reo,
china il capo e
accogli il DONO
gratis
intero!
Così solo, UOMO,
godi
il Suo Perdono.
TU ISSHAH
Madre Nostra
stringi entrambi
GESÙ con NOI e
al PADRE in SPIRITO
di CUORI
un Serto fai
di odor celesti
che ben Tu sai.
E Mondo e Cielo
in CRISTO DIO
Eterno Regno resterà.
È questo il SOGNO
Ohibò
del Sommo IDDIO
che pur’ anch’io
sognerò. Si!
Questo sogno
questo imploro
infante resto
e in tutto godo.
Lo sguardo vedo
di CRISTO DIO
e tutto spero
che il CIEL di LUI
già pur è mio.
È bello, sì
sognar così.
Oh “Nepioi” restiam nei
nostri DÌ
Si,”Bambin” restiam
tutti i DÌ.
La notte scorre
e accanto sempre
c’è tra noi
L’EMMANUEL!